L’azienda agricola Colle San Biagio Levico Terme nasce a febbraio 2016 dall’iniziativa privata di 35 soci interessati a creare una bio-fattoria sociale. L’azienda è proprietaria di terreni siti a Levico Terme (Trento) sul Colle di San Biagio e di alcune particelle attestanti il lago di Levico, per un totale di oltre 8 ettari di terreni agricoli di grande valore paesaggistico.
I soci possiedono competenze varie e complementari, e sono accomunati dal desiderio di valorizzare le risorse del proprio territorio dando risposta ai bisogni crescenti della popolazione attraverso un progetto che opera simultaneamente in tre diversi ambiti: agricoltura biologica e biodinamica, attività sociale, turismo sostenibile.
La bio-fattoria sociale è finalizzata alla riabilitazione, aggregazione, risocializzazione, formazione e inserimento nel mondo del lavoro, di persone affette da disabilità fisica, psichica e sensoriale attraverso le attività di orto-therapy, garden-therapy, pet-therapy, lavorazione e trasformazione di prodotti dell’attività agricola.
L’obiettivo è la creazione di un modello socio-economico adatto ai tempi: sostenibile, flessibile, calato nell’unicità del proprio territorio; capace di offrire risposte alle istanze presenti e ai bisogni emergenti.
Vogliamo creare un modello che sia in grado di:
Fornire risposta ai bisogni sociali presenti, intercettando prontamente anche quelli emergenti
Intercettare con le proprie prerogative gli indirizzi delle politiche provinciali (sociali e agricoli);
Offrire concrete opportunità di supporto e sostegno alle persone disabili e svantaggiate attraverso progetti specifici;
Creare posti e occasioni di lavoro per i giovani del territorio, utilizzando la loro capacità ideativa e la loro voglia di mettersi in gioco;
Coniugare in modo efficiente gli interessi del privato e del pubblico per fornire vantaggi alla comunità;
Cooperare per far nascere in Valsugana un vero “Distretto dell’Economia Solidale” partendo dal disciplinare del welfare
Diventare un modello innovativo di riferimento e quindi essere di esempio per una replicabilità in altri contesti del territorio provinciale e italiano